Gli scrittori: bugiardi e sfruttatori!

Fino a che punto chi scrive un romanzo storico può concedersi delle libertà sui fatti realmente accaduti?

Scrittori bugiardi: l'immagine di una buffa scimmia cattiva
Immagine di Jason Scragz.

Il mio articolo a proposito del film Amadeus ha innescato una vivace discussione riguardo la libertà immaginativa dell’autore di romanzi storici. Alcune persone ritengono che a tale libertà vadano posti dei limiti: il romanziere non deve permettersi di “violare la realtà”. Gli scrittori bugiardi non sono ammessi. Ricamare con la fantasia su fatti realmente accaduti, in sostanza, è lecito fino a un certo punto; se si oltrepassano alcuni limiti (quali?), diventa un comportamento esecrabile, messo in atto per sfruttare la fama degli eroi passati e magari infangarne la memoria.

Io francamente tendo a non credere che esistano fatti “realmente” accaduti: credo che la realtà sia in gran parte negli occhi di chi la guarda. Di solito, chi si inalbera perché viene violata la realtà storica, si inalbera perché viene violata la sua visione della realtà: difende quindi (ed è naturale) più se stesso che non la figura storica in questione.

Editions du Seuil

Una bella mattina mi sono ritrovata nel blog di una signora francese che ogni giorno scrive un pensierino (erudito) su Mozart, visto che ricorrono i 250 anni dalla sua nascita. Incuriosita da una frequentatrice di queste pagine, che le aveva lasciato un graziosissimo messaggio nel quale le suggeriva di leggerlo, costei ha divorato in una notte il mio romanzo La sorella di Mozart, uscito di recente anche in francese (La soeur de Mozart, Editions du Seuil) e l’ha trovato… un orrore. Testualmente.

Tengo a specificare che la traduzione è stata elaborata da uno scrittore di primissimo ordine, oltre che persona deliziosa, François Maspero, e che la sua versione è più bella del mio originale; quindi dell’orrore io sono l’unica responsabile. Ecco, più o meno, quel che dice costei:

Il fatto che un grande editore arrivi a pubblicare un libro come questo, che a mio parere, anche se non è che il mio parere, è un orrore, mi rattrista profondamente riguardo all’epoca nella quale viviamo che, in nome della libertà d’espressione, permette di sporcare la memoria di una famiglia che non ha più discendenti a difenderla…

E poi, il giorno dopo (reggetevi forte) dà l’addio ai frequentatori del suo blog, perché La sorella di Mozart l’ha talmente sconvolta che non vuole più occuparsi di argomenti mozartiani:

Non riesco a liberarmi dell’immagine di papà Leopold come Thénardier, di mamma Mozart come una grossa tedesca rubiconda e stupida, di Wolfgang come un maschio immondo, di Nannerl come una martire cattiva e maleducata, di Costanza sporca e sciatta, fino al povero violinista tacciato di alcolismo che si suppone sia Wenzel. No, davvero, è troppo, troppo duro sbarazzarsi mentalmente di questa falsa famiglia Mozart per ritrovare quella vera!

Nel leggere queste frasi mi è sorto un sospetto: questa persona sentiva il bisogno di difendersi perché riteneva di essere stata attaccata. Qualcuno aveva espresso un punto di vista su Mozart poco coincidente con il suo, e questo l’aveva irritata.

Ecco, a me sembra che dietro a queste levate di scudi si celi qualcosa di assai più personale che non l’intento di difendere la verità storica. E in effetti, dopo un paio di giorni di cupezza, la signora è tornata a vivere felicemente, e fare felicemente sfoggio di erudizione mozartiana sul suo blog.

Chi desiderasse ottenere informazioni sul rapporto tra verità e finzione ne La sorella di Mozart può dare un’occhiata qui.

About

Questo è il sito di Rita Charbonnier, autrice dei romanzi Figlia del cuore (di prossima uscita per Marcos y Marcos), La sorella di Mozart (Corbaccio 2006, Piemme Bestseller 2011), La strana giornata di Alexandre Dumas e Le due vite di Elsa (Piemme 2009 e 2011). Scopri di più...

14 commenti su “Gli scrittori: bugiardi e sfruttatori!

  1. Ciao Rita,
    che ti dicevo? La signora avrebbe ripreso a scrivere sul blog…ed è successo! Buon per lei. Ho finito ieri il tuo romanzo: una lettura davvero emozionante! Grande la descrizione della Fantasia in Re minore! L’ho riletta una seconda volta ascoltando il brano….sembrava di sentirsi dentro a quel pezzo, leggendo le tue parole! I miei più sinceri complimenti per ciò che ci hai regalato.
    Trazom.

  2. Carissimo Trazom, effettivamente sei stato un buon profeta! E grazie a te per i tuoi complimenti. Mi fanno particolarmente piacere perché so che vengono da un grande amante della musica di Mozart.

    Riguardo alla Fantasia in Re minore, K 397, segnalo ai frequentatori del blog l’articolo che le è dedicato, e che si può leggere facendo clic qui.

  3. Segnalo inoltre che lo stesso Trazom ha dedicato un post alla Fantasia K 397. Per trovarlo fate clic sul suo nome: si aprirà la homepage del blog; poi scorrete nella barra “Categorie”, sulla sinistra, fino a “Musica per pianoforte”.

  4. Credo che se una ha il tempo – e la voglia – di scrivere ogni giorno che Dio manda sulla Terra un pensierino erudito su Mozart vuol dire che è ricoverata in una clinica psichiatrica o sta per esserlo. Quindi non mi prenderei tanto pensiero. Basti riflettere sul fatto che c’è un sacco di gente convinta che il ‘Codice da Vinci’ non sia un romanzo, ma un saggio su fatti storici reali!

  5. Grazie del tuo intervento, Ugo! E’ vero, molte persone pensano che il ‘Codice da Vinci’ sia basato su fatti storici reali. In generale mi sembra che si tenda a ritenere che l’effettiva rispondenza alla realtà dei fatti narrati in un romanzo sia un valore. Evidentemente è un pensiero confortante…

  6. Bravo Ugo: approvo in pieno le tue parole sull’orribile Codice da Vinci
    Cara Rita: perché non ci dai l’indirizzo del blog della signora francese?

  7. Caro Leonardo, magari l’indirizzo te lo mando privatamente: preferirei evitare di creare un “caso” via blog.

  8. ciao rita
    allora sono riuscito a postare un commento? ho fatto clic cu posta un commento e poi su altro, ho scritto ed inviato!!! devi avere pazienza, ad una certa età si perde il comprendonio…vedi la vecchia francese….comunque complimenti per il blog.
    ciao roberto

  9. Ciao!
    Volevo dirti che ho pubblicato un romanzo…una lettera dal passato…
    se ti interessa la trama o vuoi saperne di più vienimi a trovare sul mio blog…
    “unaletteradalpassato.blogspot.com”

    Grazie!!!

  10. Grazie, Roberto, per l’intervento. Riguardo alla signora francese, per la verità non ho informazioni sulla sua data di nascita: potrebbe anche essere una ragazzetta!

    Riguardo all’intervento anonimo, ho già fatto una veloce capatina sul blog segnalato e senz’altro ci tornerò con più calma. Complimenti, Domenico, in ogni caso (almeno sul tuo blog il tuo nome c’è…)

  11. capitata per caso perchè amante di mozart e della sua famiglia.
    non ho letto il romanzo, lo farò.

    la realtà esiste. poi ognuno vede cose diverse, ma duecentocinquanta anni dopo è difficile vedere in ogni caso.
    scrivere è comunque altro… e questo è un romanzo e non una biografia storica.
    e in un romanzo è lecito reinterpretare… mi sa che il discorso dello scrittore sfruttatore nella società del marketing è complesso. poi ognuno è responsabile delle proprie scelte.

  12. Ciao Batsceba, e benvenuta!

    Discorso complesso, eh…? Hai ragione. Ma perché non affrontarlo?

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