Un contraccettivo di emergenza, richiedere il quale è un pieno diritto delle donne. Ma non è sempre facile farselo consegnare
Questa pagina risale al 2008 e le informazioni che riporta potrebbero non essere più valide. Sempre valido, tuttavia, è il consiglio di rivolgersi all’AIED.

Stando alle statistiche di Google, molte persone arrivano su questo sito facendo ricerche sulla pillola del giorno dopo (dove si acquista, come si fa a procurarsela…). Però si trovano davanti una strana pagina nella quale si disquisisce del modo in cui tali argomenti vengono affrontati dai media, e che non fornisce informazioni utili. Allora ho pensato di occuparmi della questione in maniera più specifica e diretta.
L’indagine
Inizialmente immaginavo di presentarmi dal mio medico di base (che è una donna) con un’aria smarrita e dire qualcosa del genere:
Dottoressa, la prego, mi dia la pillola del giorno dopo, prima che sia troppo tardi!
Volevo vedere se è vero che molti medici parlano di obiezione di coscienza per questo farmaco — il che non si può fare. È illegale. L’obiezione di coscienza è prevista solo per l’aborto e la pillola del giorno dopo non è la pillola abortiva: prendendola NON si abortisce, ma si impedisce che si instauri una gravidanza. È quindi un contraccettivo di emergenza (da assumere entro 72 ore dal rapporto a rischio). Se un medico si rifiuta di prescrivervela, o un farmacista di consegnarvela, potete e con ragione denunciarli.
Però non c’è stato bisogno di fare la commedia. Ho semplicemente telefonato alla dottoressa, le ho detto chi ero e le ho spiegato che desideravo alcune informazioni sulla contraccezione del giorno dopo. E subito si sono alzati i muri, i distinguo, i se e i ma.
Il fatto è che non si può andare in farmacia e comprare la pillola del giorno dopo come si comprerebbe un integratore. Bisogna presentare la ricetta di un medico, e la ricetta si può usare una volta sola. Ma quale medico? “Teoricamente” (ha dichiarato questa dottoressa) anche il medico di base.
Io mi stranisco: scusi, in che senso teoricamente? Se le arriva una paziente maggiorenne che ha bisogno della pillola, lei che fa, gliela nega?
“Beh, no” risponde la dottoressa “non proprio, anche perché io non aderisco… cioè, non faccio l’obiezione di coscienza…”
“Come, scusi” dico io, con voce flautata “l’obiezione non è prevista solo per l’aborto?
“Oh, beh, sì, certo, ma io guardi… io di aborto non voglio nemmeno sentir parlare. Il fatto è che si tratta di un farmaco… un po’ serio, lei capisce?”
“No, non capisco. Ha effetti collaterali terrificanti?”
“Beh, insomma, non è un bicchiere d’acqua.”
“Ma insomma, lei che consiglio darebbe a una donna che ha bisogno di questa benedetta pillola?”
La risposta ve la riassumo: quella di andare di corsa nel reparto maternità dell’ospedale più vicino. Non al pronto soccorso, quindi, ma al reparto maternità, dove ci sono ginecologi in grado di valutare la situazione e decidere se darvi o meno la pillola.
Pillola del giorno dopo: come procurarsela
Io trovo francamente contraddittorio recarsi al reparto maternità allo scopo di non diventare madri. Quindi se mi trovassi nella necessità di prendere la pillola del giorno dopo, e avessi un medico di base con una mente libera, proverei prima a fare un salto da lui/lei. Poi c’è l’ospedale, appunto. Poi ci sono i consultori. Poi c’è il ginecologo di fiducia, ottenere dal quale un appuntamento in tempi rapidi può essere difficile, ma forse si può riuscire a fargli, o farle, una telefonata e a chiedere aiuto.
E poi c’è l’AIED.
Sentite, se avete una sede AIED vicina, e se potete permettervi di pagare qualche decina di euro, forse è quello il posto dove andare. Lì non vi giudicheranno; lo dico per esperienza personale. Questo è l’elenco di tutte le sedi in Italia. Chiamate, spiegate il vostro problema, fatevi dire come funziona il tutto. Occhio che il sabato è quasi sempre chiuso.
E riguardo ai mostruosi effetti collaterali, vi dirò che alcuni anni fa io questa pillola l’ho dovuta prendere. E non mi sono improvvisamente trasformata nell’incredibile Hulk. Non mi sono spuntati capillari da tutte le parti, e la cellulite non mi è aumentata di un filo. Non mi è nemmeno venuta la nausea. Niente di niente di niente.
Perché io temo di aver fatto cose molto più dannose, per il mio corpo, che non aver preso questa benedetta pillola. Ho fumato un pacchetto di sigarette al giorno. Mi sono ubriacata fino a vomitare l’anima. Ho scritto per la televisione.
Ciao Rita, complimenti per la nuova grafica e complimenti per questo post!Credo sia molto utile: l’ignoranza e l’ottusità di certe persone mi fa davvero tanta rabbia. Non capisco perché si debba far sentire in colpa una persona che, volendo prendere la pillola del giorno dopo mostra più senso di responsabilità di chi, magari, usa dei metodi contraccettivi non adeguati (p.e. coito interrotto). Ovvio, non deve diventare un “contraccettivo”, non può diventare un’abitudine, ma penso che proprio la disponibilità del tuo medico possa aiutare ad evitare che lo diventi.
Un abbraccio e grazie per queste pillole…di saggezza! 😉
Alessandra
Mi associo al post precedente. Complimenti per la nuova grafica e per il post più che utile. Direi: buona l’etica quanto l’estetica …
“Ho scritto per la televisione” è pura letteratura 🙂
Grazie di cuore a tutti e tre. 🙂
Grazie per questo post.
Grazie a te. Lieta di esserti stata utile.