Una richiesta di risarcimento milionaria per un articolo pubblicato su L’Unità. In segno di solidarietà, molti lo ripubblicano

La scrittrice Silvia Ballestra è stata querelata da Silvio Berlusconi insieme a Concita De Gregorio, direttrice responsabile de L’Unità, alle giornaliste Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, e all’opinionista Maria Novella Oppo. La richiesta di risarcimento danni (per un totale di 2 milioni di euro) si riferisce a tutti i servizi dedicati allo scandalo sessuale che ha coinvolto il presidente del consiglio, pubblicati sul quotidiano fondato da Antonio Gramsci.
Diversi siti e blog letterari (tra i quali Il primo amore, Vibrisse, Nazione Indiana, Sul Romanzo) hanno deciso di ripubblicare il testo di Silvia Ballestra co-firmandolo idealmente, in segno di solidarietà. Mi associo all’iniziativa. Invito inoltre a leggere questa serie di domande/risposte sulla libertà di stampa in Italia, dal blog di Alessandro Gilioli.
Alcuni lo chiamano cinismo, altri la chiamano semplicemente politica (segno che sono già cinici), per alcuni è pura e semplice cattiveria, per altri è dietrologia. In ogni caso è una cosa piuttosto schifosa. E si tratta di questo: per ripristinare un po’ di buoni rapporti con le gerarchie ecclesiastiche che si mostrano fredde a causa del suo privato peccaminoso e del suo essere “utilizzatore finale”, pare che Silvio Berlusconi sia deciso a fare qualche nuovo regalo alla parte cattolica del Paese. In soldoni, come ha scritto ieri questo giornale (“l’Unità”), il prezzo di un possibile perdono per le sue marachelle sessuali potrebbe essere un’accelerazione della legge sul testamento biologico. In soldoni e detto in parole povere, mentre qualche signorina si può comprare con duemila euro e qualche collanina, per le alte gerarchie vaticane ci vuole di più: una legge fatta sulla pelle degli altri. La cosa è terribile a dirsi (e pure a pensarsi), eppure è così. Dimostrare all’elettorato cattolico che il premier non sarà magari uno stinco di santo, ma che quando si tratta di fare concessioni al Vaticano non è secondo a nessuno. Se così sarà, se questo osceno scambio sarà reale – la legge restrittiva gradita al Vaticano sul testamento biologico in cambio di silenzio per le porcate troppo umane di Silvio – si sarà toccato il punto più basso, un vero e definitivo punto di non ritorno. Nessuna pietà per migliaia di famiglie immerse nella sofferenza e nel dolore, nessuna soluzione umana e dignitosa per i malati senza speranza a cui accorciare l’agonia. Tutto questo in cambio di un’improvvisa amnesia dei vescovi sulle maialate di papi? Possibile? Vi pare troppo cinico? Esageratamente enorme? Anche a me, ma basta aspettare e si vedrà. Del resto, se siamo abituati al peggio non è colpa nostra: qualcuno ci ha sapientemente addestrato.
Silvia Ballestra, L’Unità, 13 luglio 2009