Tra diritto, giustizia e regole sociali. La trilogia Mozart–Da Ponte

Le opere che Mozart compose su libretto di Lorenzo Da Ponte sono tra le più rappresentate in tutto il mondo

Le tre opere che Mozart compose su libretto di Lorenzo Da Ponte sono tra le più note che mai siano state scritte, e tra le più rappresentate in tutto il mondo. Si tratta de Le nozze di Figaro, di Don Giovanni e di Così fan tutte. Sulle “tre sorelle” (così Da Ponte definì queste opere nelle sue Memorie) è stato scritto moltissimo; soprattutto sul Don Giovanni, melodramma che ha affascinato letterati, filosofi, antropologi, oltre a una fitta schiera di musicologi.

Lorenzo Da Ponte
Lorenzo Da Ponte in un ritratto pubblicato sul sito del Centro Primo Levi di New York

E non dimentichiamo i cineasti: nel celebre film Amadeus di Milos Forman, su sceneggiatura di Peter Shaffer, viene raccontata la prima rappresentazione del Don Giovanni, con un suggestivo ed efficace accostamento tra la figura del Commendatore e quella del padre di Wolfgang Amadeus Mozart, Leopold.

Un punto di vista originale

Sul sito della Società Italiana di Diritto e Letteratura è stato pubblicato un saggio di Geo Magri che analizza le tre opere da un punto di vista originale: quello degli insegnamenti che esse possono trasmettere al giurista.

Nata nel giugno del 2008, presso il CIRSFID, Centro interdipartimentale di ricerca in Storia, Filosofia e Informatica del Diritto dell’Università di Bologna, la Società Italiana di Diritto e Letteratura è un network che intende promuovere gli studi di Diritto e Letteratura e l’ambito di ricerca “Law and the Humanities” (diritto e scienze umane).

Nel suo saggio, Geo Magri (autore, per questo blog, di un articolo sul diritto d’autore al tempo di Internet) effettua una ricerca che finora non era mai stata sviluppata. Eppure tutti e tre i melodrammi stimolano qualche riflessione da parte del giurista.

Le nozze di Figaro, oltre a rappresentare l’idea che si aveva del diritto nell’ancien régime, induce a riflettere sui rischi legati a un sistema in cui il giurista è asservito al potere politico e alla funzione che egli dovrebbe svolgere nelle moderne democrazie. Laddove il diritto (e il giurista) è asservito, non esiste libertà; i diritti del singolo sono una mera declamazione, sprovvista di una reale tutela e sono lasciati all’arbitrio del potere politico. Il giurista è quindi chiamato a una funzione fondamentale in una società libera e democratica: quella di garantire che i diritti scritti sulla carta trovino un’effettiva corrispondenza nella realtà e non siano il frutto della concessione e della discrezionalità di chi esercita il potere politico — come invece avviene quando don Curzio pronuncia la “superba sentenza” nei confronti del povero Figaro.

Questo è il fin di chi fa mal!
E de’ perfidi la morte
alla vita è sempre ugual!

Don Giovanni, Atto II,
Scena ultima

Don Giovanni, per contro, ci mette di fronte a diversi aspetti. I due temi che restano sempre di fronte allo spettatore sono quelli della punizione e della giustizia. La giustizia non sempre è terrena: Don Giovanni non cade per mano delle sue vittime, che si vendicano dei torti subìti, ma per via della giustizia divina, rappresentata dal Commendatore. Don Giovanni è un novello Prometeo, che va contro le regole accettate dalla società, cercando di imporre le proprie; Mozart e Lorenzo Da Ponte, però, lo condannano alla sconfitta e alla fine dell’opera lo fanno sprofondare all’inferno, mentre le sue vittime ci ricordano che “questo è il fin di chi fa mal”. Don Giovanni, inoltre, ci porta a riflettere sul ruolo della vittima. Ci sono vittime che subiscono la violenza, vittime che sono tali per scelta e vittime che sono complici del loro carnefice. Bisogna distinguere chi ha subìto davvero un sopruso da chi ha approfittato della connivenza con il reo per trarre dei vantaggi…

Così fan tutte contiene, per certi versi, un messaggio simile a quello di Don Giovanni: anche in questo caso le regole imposte dalla società non sono accettate. Ma mentre Don Giovanni impone agli altri le proprie regole, in Così fan tutte sono tutti i protagonisti a rifiutare le regole sociali. Non solo Dorabella e Fiordiligi sono infedeli; anche Ferrando e Guglielmo provocano l’infedeltà delle loro compagne. Normale, quindi, che nel finale le regole della natura umana prevalgano su quelle che si dà la società.

Puoi cercare il saggio di Geo Magri navigando nel sito della Società Italiana di Diritto e Letteratura, a partire da questa pagina.

Laureato in Giurisprudenza a Torino, dove ha anche svolto il dottorato di ricerca con una tesi in materia di acquisto a non domino e beni culturali, Geo Magri ha esercitato la professione legale fino al 2010. Si è trasferito quindi in Germania, per dedicarsi unicamente alla ricerca. Attualmente lavora a un progetto dedicato ai diritti reali in Europa presso lo European Legal Studies Institute di Osnabrück.

About

Questo è il sito di Rita Charbonnier, autrice dei romanzi Figlia del cuore (di prossima uscita per Marcos y Marcos), La sorella di Mozart (Corbaccio 2006, Piemme Bestseller 2011), La strana giornata di Alexandre Dumas e Le due vite di Elsa (Piemme 2009 e 2011). Scopri di più...

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