Ecco come sopravvivere alle insidie di una modalità di lavoro sempre più diffusa e promossa, anche dalle grandi aziende

A chi cerca una certa flessibilità negli orari di lavoro, e in genere la possibilità di gestire liberamente il proprio tempo, lavorare da casa — il telelavoro, lo smartworking che dir si voglia — può sembrare un sogno. Ti svegli con comodo, ti vesti come ti pare, mangi quando hai fame, vai in pausa quando ne senti la necessità… puoi persino lavorare all’estero senza muoverti dalla tua cucina. Ma che questa libertà comporti anche dei rischi è acclarato; secondo alcuni, lavorare da casa può essere una vera fregatura:
gli svantaggi, alla lunga, rischiano di prevalere, tra picchi di solitudine, inaridimento della creatività e mancanza di stimoli esterni e di contatti “veri” con cose che non siano la caffettiera e i tasti del computer.
Inoltre, la possibilità di essere rintracciati da superiori, collaboratori e clienti 24 ore su 24 (via email, social media, messaggistica) può rendere più labile il confine tra sfera lavorativa e vita privata, riducendo al minimo i momenti di riposo. Di conseguenza lo stress aumenta, diventa difficile stabilire le proprie priorità… e il telelavoro, da regno della libertà, si trasforma in una galera.
Come evitare tutto questo? Occorre gestire al meglio il proprio tempo, i propri spazi e le proprie energie. Ecco alcuni suggerimenti dei quali ho sperimentato l’efficacia.
Crea uno spazio dedicato esclusivamente al lavoro
Idealmente dovrebbe trattarsi di una stanza separata dal resto della casa, che ti consenta di concentrarti sul lavoro quando vi entri e di lasciarlo lì quando ne esci. Inoltre, ai tuoi familiari, amici, cani, gatti e pappagalli sarà noto che quando ti trovi in quella stanza stai lavorando e non devi essere disturbato/a, salvo casi eccezionali.
Non tutti, però, hanno a disposizione un’intera stanza da dedicare allo scopo. Se non ce l’hai, prova a vedere se c’è comunque una parete, un angolo, un sottoscala dove potresti posizionare quel che ti serve per lavorare. Magari c’è da qualche parte uno scaffale che contiene oggetti usati poco, o che stanno lì solo “per bellezza”; ficcali in una scatola, ficca la scatola sotto il letto e trasforma quello scaffale nel tuo angolo-ufficio. Non sarà separato dal resto della casa, non sarà un grande scrittoio angolare ma ti consentirà di creare uno spazio definito dedicato al lavoro e a nient’altro: uno spazio fisico e anche mentale.
Lavorare da casa: inizia bene la giornata e fa’ colazione
Non è particolarmente furbo cedere alla tentazione di rotolare giù dal letto appena svegli e accendere il computer; o magari di raccogliere il portatile da terra, dove era rimasto la sera prima, aprirlo e iniziare a rispondere alle email senza nemmeno alzarsi. Questa è la via che porta all’abbrutimento e all’insuccesso.
La mattina, appena ti svegli, fa’ la doccia e una buona colazione: iniziare la giornata in questo modo ti porrà in una condizione di prontezza mentale. Non saltare la colazione per nessuna ragione. Potresti ritrovarti a pensare: “tanto posso mangiare in qualunque momento” e rimandare il pasto più importante della giornata a un indefinito momento successivo, che non arriva mai. Se non fai colazione, verso le 11 avrai un fisiologico calo di glicemia, penserai che è troppo tardi per fare colazione e troppo presto per pranzare e cercherai di seppellire la debolezza e l’appetito sotto una nuova dose di caffè. Il che avrà l’unico effetto di renderti nervoso/a e distratto/a, e non farti combinare nulla.

La sera, fa’ un programma della giornata lavorativa che ti attende l’indomani
Non aspettare di alzarti la mattina per far mente locale sul lavoro che ti attende. Ogni sera, quando la tua giornata di lavoro si conclude, compila una lista delle attività che svolgerai il giorno dopo. Iniziare la giornata con un programma già pronto ti darà la sensazione di essere “a metà dell’opera”.
Lavorare da casa: pianifica i tempi
Questa strategia è particolarmente utile quando occorre destreggiarsi tra una serie di attività diverse. Diciamo che ti occupi della promozione sui social media di un’azienda che ti incarica anche di aggiornare un blog. La mattina, dopo colazione, recuperi la lista che hai compilato la sera precedente. Ecco cosa riporta:
- scrivere un post per il blog
- farlo girare sui social
- rispondere a X messaggi
- scrivere una email all’azienda datrice di lavoro su una questione delicata.
Decidi quindi quanto tempo ti occorrerà per svolgere ognuna di queste attività e dividi la tua giornata in porzioni di tempo, sulla base delle attività stesse. Quanto ci metti a scrivere il post, 2 ore? Perfetto: stabilisci che ci lavorerai dalle 9:30 alle 11:30; dalle 11:30 alle 13 lo posterai sui social e risponderai ai commenti, poi farai un’ora di pausa per mangiare, andrai a prenderti il caffè al bar, riattaccherai alle 14:30… eccetera.
Questo procedimento aiuta a mantenere la concentrazione e raggiungere gli obiettivi. Può anche essere utile utilizzare un timer, per avere sott’occhio il tempo che resta per l’attività che si sta svolgendo e sapere con esattezza quando è ora di passare alla successiva.
Concediti numerose pause
“Staccare” è necessario. Non è un tentativo di distrarsi, di allontanarsi dalle sfide che il lavoro impone; è, al contrario, una strategia che induce a incrementare creatività e produttività. Lavorare da casa potrebbe anche voler significare non mettere il naso fuori di casa per un giorno o due di seguito: cosa da evitare.
Può essere utile programmare qualcosa da fare lontano dal proprio appartamento a metà giornata: un appuntamento, una commissione da svolgere, una seduta di yoga… anziché prepararti a casa l’ennesimo caffè, ogni tanto va’ a prenderlo al bar e magari fa’ due chiacchiere col barista, se è simpatico. Oppure, va’ semplicemente a far due passi. Considera ognuna di queste pause non tanto come un’interruzione del flusso, quanto come un’utile tregua.

Muoviti!
Fare esercizio fisico, come è noto, migliora l’umore e prolunga la vita; per chi lavora a casa è una componente necessaria della routine quotidiana. Bisogna uscire e svolgere un’attività fisica per evitare di rimbambirsi negli stessi metri quadri per 12 ore di seguito e non essere più in grado di escogitare soluzioni ai problemi. In particolare, se lavori davanti al computer tutto il giorno, il che ovviamente comporta un impegno più mentale che fisico, impegnare una porzione del tuo tempo in un’attività che riguardi qualunque cosa tranne il cervello ti condurrà, poi, a utilizzarlo meglio.
Va’ in palestra, quindi, in piscina, iscriviti a un corso di yoga, indossa una tuta e va’ a correre in un parco, fa’ lunghe passeggiate a passo sostenuto nelle belle giornate di sole… qualunque cosa ti consenta di incontrare altre persone, condividere con loro uno spazio all’aperto o al chiuso, aumentare la tua frequenza cardiaca.
Lavora anche da fuori casa
Molti di noi trovano difficile lavorare da casa, perché l’ambiente domestico pullula di distrazioni; chi ha bambini piccoli, ad esempio, può trovare addirittura impossibile mantenere la concentrazione a lungo.
La soluzione può essere quella di spostarsi, anche saltuariamente e temporaneamente, all’esterno. Prova a vedere se nella tua zona c’è un coworking che si adatti alle tue esigenze; potresti affittare uno spazio su un tavolo per alcune ore ogni giorno, o per alcune ore a settimana, o anche solo per una mattina o un pomeriggio a settimana; potresti organizzarti per svolgere, in quel tempo circoscritto, tutti i compiti che a casa non riesci a svolgere. Oppure, potresti semplicemente darti la possibilità di spostarti di quando in quando in un bar, una sala da tè, una biblioteca… qualunque luogo ti consenta di star lontano/a dalle distrazioni e ritrovare la concentrazione.
Lavorare da casa: difendi il tuo tempo libero
Per lavorare da casa senza soccombere allo stress occorre avere molto chiara la demarcazione tra sfera lavorativa e sfera non lavorativa. Se il lavoro è la tua priorità per alcune ore ogni giorno, fa’ in modo che nel resto del tempo non lo sia. Il resto del tempo è solo tuo e delle tue passioni, tuo e delle persone importanti nella tua vita, tuo e del tuo dolce far niente.
Puoi senz’altro, se proprio ci tieni, dare un’occhiata alle email di lavoro sul tavolo della cucina mentre la pasta cuoce, oppure fare una ricerca in rete la sera sul divano; ma cerca di limitare il più possibile questi extra. Non farti fagocitare dal lavoro. Svolgilo in momenti e in luoghi definiti, non 24 ore al giorno.
Se le email di lavoro ti arrivano anche sul cellulare con un segnale sonoro, fa’ in modo che questo avvenga solo nelle ore di lavoro. Da una certa ora in poi, silenzio. E cerca di non andare a controllare ogni cinque minuti se ne sono arrivate…