Ma cosa vi ha fatto di male l’enciclopedia collaborativa?

Qualche tempo fa mi son permessa di esortare gli amici di Facebook a fare una donazione a Wikipedia, anche di pochi spiccioli; io avevo appena donato 5 euro. Puntualizzavo come pochi tra noi sostengano l’enciclopedia “libera e collaborativa“, come molti la snobbino e tutti, in qualche modo, la utilizzino. (Nessuno, d’altra parte, sa come se ne pronunci il nome: io ho sempre detto vikipèdia, sentito dire uichipèdia o uichipìdia, ma sembra che la pronuncia più appropriata sia vichipedìa — a far rima con enciclopedìa e volendo anche con vichimanìa).
Apriti cielo. Wikipedia non va sostenuta: è indifendibile! Qualcuno ha dichiarato:
Ci ho trovato quintali di errori, contraddizioni, omissioni, imprecisioni e megatonnellate di testi semplicemente rubati da altri siti e libri. No, soprassiedo
Ho risposto che mi sembrava strano vi si trovino voci scopiazzate, perché il software va a caccia, nella rete, di altre pagine che contengano gli stessi testi delle pagine Wiki o loro porzioni importanti; e ciò che effettivamente risulta scopiazzato vien tolto di mezzo in tempi rapidi. “Naturalmente è uno strumento imperfetto, non è la Britannica, ma — così ho concluso — tu non l’hai mai usata? Veramente? Se mi dici di no… non ci credo”. Nessuna replica. Ma il gioco si è fatto interessante poco dopo, quando qualcun altro ha tirato in ballo la presunta appartenenza di Wikipedia a una “lobby del pensiero unico”:
Se si prova a collaborare, si è subito censurati se si è imparziali. Proprio il contrario di quanto proclamano. Non è per nulla un’enciclopedia libera da condizionamenti. La vogliono così, se la sostengano da soli 😉
In effetti Wikipedia obbedisce al criterio della neutralità delle voci: esse non devono contenere giudizi o opinioni, ma fatti. E se su un fatto esistono opinioni diverse, esse devono essere riportate in modo equo e senza prendere parte.
Questo il “proclama”. Ma c’è bisogno di affermare che si tratta di un ideale a cui tendere, perché la neutralità assoluta è un’utopia e forse non è nemmeno auspicabile? E così Wikipedia trabocca di avvisi: questa voce non è neutrale! Segui la discussione! E allora vai a leggerti la discussione, spesso molto più interessante della voce, e magari ti vien voglia di partecipare. Ricordo alcune sfiziose discussioni relative all’interpretazione di fatti storici e del ruolo che alcuni personaggi vi hanno avuto: la disfatta di Caporetto fu davvero imputabile al generale Cadorna? Il Regno delle due Sicilie era una terra di mascalzoni che fu civilizzata dal Nord intellettuale e avanzato, o il luogo della raffinatezza che fu conquistato da una potenza straniera a suon di stragi e lager?
Chi ha scritto un paio di romanzi storici sa cosa vuol dire pestare i calli a coloro che hanno una visione che diverge dalla propria. Tra l’altro, se il divulgatore dilettante di Wikipedia deve tentare di attenersi al criterio della neutralità, l’autore di un’opera di finzione non può farlo, perché essa necessariamente esprime il suo punto di vista. Altrimenti non esiste in quanto tale. Nei corsi di sceneggiatura cinematografica viene persino insegnato come ogni film debba avere un “tema”, che coincide con il punto di vista dell’autore sulla materia del film stesso; un concetto che si dovrebbe essere in grado di ridurre a una semplice massima, la quale dovrebbe restare implicita per non cadere nel didascalico. La giustizia vince sempre. La giustizia non esiste. L’amore smuove le montagne. L’amore è una pia illusione. Eccetera. Ovviamente non c’è nulla di giusto o di sbagliato in queste idee: sono punti di vista, tutti meritevoli di essere manifestati in una forma artistica. Ma la coerenza interna dell’opera filmica, sul piano della storia, è determinata proprio dalla rispondenza dei vari elementi al tema. Se non c’è rispondenza, non c’è verità psicologica.
Su Wikipedia, molti problemi sorgono quando al volenteroso autore di una voce non è chiaro come le voci vadano scritte. Ovviamente bisogna riempirle di riferimenti in nota, ma bisogna anche strutturarle in un certo modo e redigerle con un certo stile. Alcuni personaggi che conosco, meritevoli di avere una voce dedicata a loro, se l’erano vista cancellare perché… era scritta male: era il copia-incolla del curriculum. E anche loro si lamentavano di presunti meccanismi occulti di controllo. Io mi sono limitata a “redazionare” quelle voci ed esse sono ancora lì, in tutta la loro brillantezza, utili a chi cerchi di ottenere rapidamente informazioni su quelle persone.
Nessuna pagina di Wikipedia è il Vangelo, e di nessuna ci si può fidare al 100%. Wikipedia è uno strumento che fornisce un’infarinatura su moltissimi argomenti, e tutti abbiamo bisogno di infarinature, un giorno o l’altro: anziché buttare 5 euro in un qualunque gratta-e-vinci, mi sembra più sensato contribuire a far sì che lo strumento sopravviva. O no?
Anche io sono d’accordo di dare un piccolo contributo, cosa che ho già fatto in passato. L’unica cosa che devodire e che ogni qual volta cerco di inserire il mio curriculum con tutte le manifestazioni a cui ho partecipato, puntulamente viene tolto senza che io possa sapere il perchè. Chi ne sa qualcosa di più potrebbe illuminarmi? Grazie.
Probabilmente perché, caro Silvano, come spiego nella parte finale del post, il copia-incolla del curriculum non può venire accettato: le voci devono essere scritte con uno “stile enciclopedico”.