Hai un dominio su SiteGround? Occhio alla privacy

I tuoi dati potrebbero essere in chiaro su Whois anche se, quando hai registrato il dominio, avevi attivato la privacy. Controlla!

SiteGround e la privacy: uno occhio che spia

Nato nel 2004 in Bulgaria, nel giro di 15 anni SiteGround è arrivato a ospitare oltre 2 milioni di siti in tutto il mondo. Gode di una fama meritata: i siti sono veloci, i costi accettabili e le risposte del servizio clienti tempestive e professionali. Però, alcune settimane fa mi sono imbattuta in un problema relativo alla privacy dei domini registrati tramite la piattaforma.

Per puro caso, mi sono accorta che su uno dei miei domini era stata disabilitata la privacy Whois: di conseguenza, il mio indirizzo e altri dati personali erano in mostra su Internet, nella scheda dettagli Whois del nome di dominio. (Whois è il server centrale dei nomi di dominio su internet: ogni dominio ha uno o più responsabili registrati nel server, cui sono associate diverse informazioni).

I miei dati erano insomma alla mercé di ladri di identità e truffatori. Immediatamente ho aperto una chat con il servizio clienti di SiteGround, chiedendo come mai quei dati fossero stati resi pubblici; ho discusso a lungo con l’operatrice, la quale non faceva che ripetere che i dati non erano stati messi online da loro, ma da Whois, quindi loro non c’entravano. Io ribattevo che avevo acquistato il dominio da SiteGround e non da Whois, quindi era SiteGround il responsabile. Lei ha tagliato corto proponendo di rimediare subito e mi ha invitata a modificare la privacy dominio attraverso il mio account. Per facilitare la cosa, mi ha anche mandato il link diretto alla pagina nella quale effettuare la modifica.

Peccato che non fosse possibile. Il dominio in questione non compariva nel menu a tendina dei domini modificabili: tutti gli altri comparivano, quello no. Sconfitta, l’operatrice mi ha pregata di aprire un ticket.

Dopo un paio di esortazioni a pazientare e attendere aggiornamenti, gli specialisti di SiteGround mi hanno scritto di aver capito perché non avevo più la privacy dominio e perché non potevo modificarla: a partire da febbraio 2019, le regole della privacy di Whois per i domini italiani — cioè .it sono cambiate. Adesso le informazioni personali possono essere nascoste nei dettagli Whois del nome di dominio solo nel caso dei domini .it intestati a “Persone”. Se l’intestatario di un dominio .it è diverso da persona fisica, i dati di Whois devono essere pubblici. (Avevo registrato quel dominio dopo aver aperto la partita IVA, avevo inserito quella anziché il codice fiscale e di conseguenza nel menu a tendina avevo scelto la voce “Libero professionista” e non “Persona”…)

E allora SiteGround cosa aveva fatto di bello? Aveva disabilitato la privacy Whois per i nomi di dominio .it corrispondenti a identità diversa da “Persona”. Di punto in bianco e senza avvertire i diretti interessati!

A quel punto, mi hanno scritto, c’era una sola cosa da fare:

modificare il tipo di entità dei nomi di dominio su Individuo (Persone). Questa modifica può essere eseguita dalla tua parte tramite my.siteground.com> Servizi> Domini> Gestione.

Peccato che neanche questo fosse possibile. Io facevo la modifica, la salvavo e poi il sistema me la cancellava. Dopo un certo quantitativo di mie email furibonde, hanno risolto loro e mi hanno scritto testualmente:

Ti ringraziamo per le informazioni fornite e la collaborazione. Sono anche riuscito a ricreare il problema con esperienza che sarà ulteriormente affrontato dai nostri sviluppatori.

(La frase è un po’ strana, ma i ticket di SiteGround vivono di traduzione automatica).

Insomma sono sempre efficienti, risolvono i problemi e fanno anche tesoro dell’esperienza. Però una cosa è certa: avrebbero dovuto avvertire i clienti che la privacy era stata disabilitata. “La storia ha dell’incredibile” mi ha scritto PanKogut, che ha realizzato questo sito (e al quale sono grata, perché ha fatto un lavoro eccellente). “Qui non stiamo parlando di un errore in fase di registrazione, ma di un cambiamento delle regole in corso d’opera. Dovevano avvisarti della modifica. Avresti avuto tutto il tempo di prendere provvedimenti.”

About

Questo è il sito di Rita Charbonnier, autrice dei romanzi Figlia del cuore (di prossima uscita per Marcos y Marcos), La sorella di Mozart (Corbaccio 2006, Piemme Bestseller 2011), La strana giornata di Alexandre Dumas e Le due vite di Elsa (Piemme 2009 e 2011). Scopri di più...

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