La strana giornata di Alexandre Dumas

La strana giornata di Alexandre Dumas

Rai 2

Fahrenheit, Radio 3

Rotoclassica, Radio Popolare

Societé des amis d’Alexandre Dumas

Francia

Un romanzo originale, questo La strana giornata di Alexandre Dumas, appena pubblicato in Italia. 1844: Dumas si reca da una veggente, che vive rinchiusa nel suo appartamento parigino in Rue de Rivoli. Dopo alcune predizioni piuttosto pertinenti sull’imminente svolta nella carriera dello scrittore (il trionfo del romanzo storico e le “noie” che gli procurerà un certo collaboratore), costei interrompe la lettura del tema astrologico per rivelare la propria identità e raccontare a Dumas il proprio strano percorso di vita. La confessione è punteggiata di “siparietti”, o dialoghi, con Dumas, il quale è molto incuriosito dalle sue vicende… ma non ne trarrà mai un romanzo. Per questo abbiamo dovuto attendere Rita Charbonnier, attrice italiana passata alla scrittura, che ci consegna così un intrigante romanzo storico.

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Italica di Rai Internazionale

Elena Monopoli

In inglese viene usata l’espressione “suspenseful page-turner” per quei romanzi ai quali si resta incollati dalla prima pagina e non si ha pace finché non si arriva all’ultima. E poco importa se si sa già come va a finire. È quello che accade con La strana giornata di Alexandre Dumas, opera seconda della vicentina Rita Charbonnier. Pronunciare il nome di Dumas, il maestro del feuilleton, in un romanzo che sfoggia i topoi di questo genere letterario (ribaltamento di destini, nobiltà e miseria, bellezza e squallore, menzogne e sortilegi) può significare almeno due cose: che il romanziere è un temerario o che ha un asso nella manica. Nel caso di Rita Charbonnier sono vere entrambe le cose. L’autrice ha costruito un solido e godibilissimo feuilleton, ma dietro le sembianze del romanzo d’appendice si cela altro. Attraverso il personaggio di Maria Stella, la protagonista, Charbonnier ci offre il ritratto di una vita animata da una grande passione: riuscire a capire, e ad essere, se stessi.


Musica e scuola

Piero Mioli

Un singolare romanzo storico che ha qualcosa anche del memoriale e del romanzo epistolare, e parecchio, inoltre, ha del teatrale. Come annuncia il titolo, è lo strano incontro che Dumas père fa nel 1843 con una cartomante, dalla quale si è recato per ovvie ragioni, e che si trasforma in tanto d’altro, anche perché quell’incontro la signora l’aveva pazientemente ed egoisticamente provocato. L’anziana donna, sposata due volte con uomini altolocati e madre di tre maschi lontani, si racconta al narratore, e fra l’altro descrive la sua vita di cantante d’opera, per esempio all’altezza della Cecchina di Goldoni e Piccinni. E la prosa della Charbonnier, mentre illustra magnificamente il romanzo di una vita, descrive anche un singolare incontro tra due forti personalità, iniziato malamente a causa dell’invadenza di lei ma concluso lietamente proprio per l’efficacia della materia da raccontare. Alla base, il più semplice degli espedienti narrativi, teatrali, cinematografici, uno scambio di neonati: nello stesso 1773 nascevano, infatti, Maria Stella e Luigi Filippo d’Orléans. Lo sa bene la Charbonnier, e lo sa bene anche la storia del teatro d’opera, che nella Favola del figlio cambiato ebbe il potere di far collaborare un musicista come Gianfrancesco Malipiero con un “librettista” del calibro di Luigi Pirandello (1834).

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Avvenire

Giuseppe Matarazzo

Sullo sfondo uno scandalo che avrebbe potuto sconvolgere l’intero regno di Francia. In primo piano la storia di una donna, Maria Stella Chiappini, da Modigliana, in Romagna. Figlia di un meschino baratto di neonati. La sua chioma scarlatta e i piccoli occhi di cielo non potevano venire né da Vincenza, né da Lorenzo, quelli che si professavano come i suoi genitori, entrambi scuri e mediterranei. Era evidente: Maria Stella non era figlia loro. E di chi allora? Una storia che Maria Stella, ormai anziana, racconta a un interlocutore speciale: il grande scrittore Alexandre Dumas. A regalarci questa delicata pennellata letteraria è Rita Charbonnier nel suo ultimo romanzo La strana giornata di Alexandre Dumas. Una carriera poliedrica, quella della Charbonnier: attrice, poi giornalista e scrittrice. Con un temperamento forte e solare che trasmette alle sue pagine.

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Corriere di Bologna

Piero Di Domenico

La scrittrice, romana d’adozione, nel suo libro racconta una storia vera, incentrata su uno scambio di neonati, anche se sembra presa a prestito da un feuilleton ottocentesco. “Alcuni anni fa — racconta la Charbonnier — mentre facevo ricerche, in una vecchia enciclopedia di teatro e musica incontrai una figura che non conoscevo, Maria Stella Chiappini, nata in Romagna nel 1773 e morta a Parigi nel 1843, una cantante d’opera, tra le donne più potenti e ricche d’Europa. La Chiappini seppe solo a 50 anni di essere stata scambiata nella culla, lei che era di famiglia nobile, con un neonato di umili origini destinato a diventare in seguito Luigi Filippo I, re di Francia dal 1830 al 1848. Ancora oggi i suoi discendenti non disperano di poter provare storicamente l’avvenuto baratto”. Ma in questa vicenda di figli adottati che non sanno di esserlo, che ruolo ha Alexandre Dumas padre, autore de I tre moschettieri e Il conte di Montecristo? “Dumas scrisse della vicenda nelle sue Memorie — osserva la scrittrice — narrando anche dello scambio.”

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InOut

Annalisa Stancanelli

Il romanzo coniuga sapientemente ricostruzione storica, il contesto storico-politico francese in cui Dumas scrisse le sue opere, e fantasia; delinea i caratteri del panorama artistico-musicale del tempo, inserisce l’elemento poetico, ricorda le commedie plautine con il motivo centrale dello scambio di neonati e mescola elementi intriganti quali storie d’amore, notazioni astrologiche, consigli di scrittura e composizione narrativa. La vicenda raccontata è insolita, conquista per la stranezza e malìa del personaggio femminile. Domina il tutto la sapiente regia dell’autrice capace di creare suspence e cambi di scena veloci e insospettati, come in teatro. Un mix di cultura musicale, sensibilità femminile, accurata documentazione storica, che incanta; il tutto offerto all’interno di una scrittura godibile, ricca di momenti di introspezione psicologica e di parentesi ironiche.

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La Sicilia

Salvo Zappulla

Ancora una storia di donne strappate all’oblio e riconsegnate alla loro verità storica. Quasi un atto di giustizia sociale quello di Rita Charbonnier per ridare identità attraverso le sue opere letterarie a personaggi tenuti ingiustamente ai margini. Maria Stella Chiappini, la protagonista di questo romanzo, sembra permeata da un alone di magia, scaturita da una fiaba, o dalle radici del mondo; incanta con la sua eloquenza, incanta e seduce con la forza evocatrice delle parole. Incanta Alexandre Dumas che rimane ad ascoltare la sua straordinaria vicenda completamente rapito. Le pagine dedicate all’incontro tra Maria Stella e la madre adottiva in punto di morte sono tra le più affascinanti, intense, coinvolgenti del romanzo. Così come anche le altre donne hanno un ruolo non indifferente nell’economia della storia, predominante rispetto agli uomini. Donne dotate di grande saggezza, un po’ compresse nel ruolo di semplici consorti, straripanti di personalità, desiderose di affermare la propria esistenza.

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